…se amate la Sardegna siete certamente abituati al colpo d’occhio da choc delle sue spiagge paradisiache e delle sue acque cristalline…ma abbandonate per un attimo infradito e creme solari che profumano di cocco e avventuratevi dove batte il cuore dell’isola.
A coloro che sono disposti a scoprire mete meno turistiche dove la presenza umana è sporadica o poco invasiva, la Sardegna regala scenari decisamente impareggiabili. Fatevi prendere metaforicamente per mano e fatevi accompagnare nella gola di Gorropu: uno dei canyon più maestosi e suggestivi di tutta Europa.
Gli anziani di Urzulei, Orgosolo e Dorgali la definiscono la casa de Sa Tentassione (il Diavolo) e raccontano che, in passato, ci si recava a Gorropu per scambiare la propria anima in cambio di ricchezze terrene. E’ solo una delle tante leggende che mette in luce la forza, la potenza ed il rispetto reverenziale nei confronti di una natura che ha la meglio sull’uomo.
E’ esattamente questa la sensazione che vivrete quando, immersi in un luogo ancestrale, ai vostri occhi si spalancherà un paesaggio senza eguali, in cui, oltre che estasiati, vi sentirete piccoli ed impotenti.
Con una dedizione di cui solo la natura è capace, il Riu Flumineddu ha scolpito nella pietra l’andirivieni delle sue acque impetuose. Il secolare lavorio continuo dell’acqua e del vento ha eroso e modellato, come fossero di cartapesta, immense montagne le cui rocce più vigorose, rifiutandosi di sbriciolarsi, hanno eretto pareti solenni e possenti che vi parleranno di ere geologiche passate.
L’acqua ed il vento sono gli artisti indiscussi che hanno creato questo capolavoro chiamato Gorropu fatto di maestosi macigni bianchi che sembrano essere stati disegnati ad hoc.
E’ proprio la rudezza di questo luogo che vi accompagnerà in un crescendo di stupore e coinvolgimento facendovi sentire a tratti Indiana Jones, a tratti antichi nuragici, a tratti bambini esterrefatti davanti allo spettacolo più bello che possa stagliarsi dinanzi ai vostri occhi.
Non resta, quindi, che indossare gli scarponi da trekking, ‘perdervi’ nel canyon di Gorropu, abbandonarvi al suo silenzio e ascoltarne il suo respiro…
a cura di Paola Cambarau